Giorgio Magrin
Founder Navoo

Assistenti vocali: cosa prevedono gli esperti per il 2020

Segnali da un futuro che stiamo già vivendo (o nel quale è meglio entrare).

3 Gennaio 2020

Assistenti vocali

Prendiamo spunto da un lungo articolo sulle previsioni di alcuni esperti nel mondo voice, per fare delle considerazioni e delle ipotesi su ciò che succederà nel 2020 e in futuro (link: https://voicebot.ai/2020/01/01/voice-ai-2020-predictions-from-46-voice-industry-pros/).

Sono pareri e riflessioni che provengono dal mondo americano, o comunque anglofono, ma che possono essere indicativi di quello che capiterà presto anche a noi, in Italia (succede sempre così con le innovazioni).

Di seguito ti riportiamo i concetti che vengono più spesso sottolineati nell’articolo e che, secondo noi, sono previsionali di come si evolverà il nostro mondo:

(“Un bignami senza dover leggere lo spiegone in inglese? Grazie!”, “Figurati, per così poco.”)

“Tutti i brand avranno il voice”: dopo il sito web, l’app per smartphone, tutti i brand dovranno essere presenti anche sugli assistenti vocali. Per comunicare, per fare assistenza e soprattutto per vendere. Per lo meno, si interrogheranno sulla reale utilità per il loro pubblico di essere presenti su tali piattaforme. (A tal proposito, qui trovi un articolo sul tema “interagire con il brand”.)

“First mover”: come già successo in molti altri ambiti, i brand che per primi sperimenteranno questo mondo, avranno enormi vantaggi rispetto a chi snobberà gli assistenti vocali.

“Discovery”: ci sarà un momento (o uno stimolo esterno) che porterà gli utenti a trovare i brand/contenuti/funzioni che a loro interessano o di cui necessitano, nel modo più naturale possibile. Ecco perché i primi brand che frequenteranno le piattaforme saranno avvantaggiati.

“Design”“: avrà la meglio chi saprà progettare la migliore esperienza e conversazione. Gli utenti sono già maturi per valutare gli assistenti vocali e usare le loro applicazioni migliori (come lo è stato ed è per i siti web e le app).

“Voce più umana”: sembra esserci un trend, registrato sulle preferenze degli utenti, a favore dell’uso della voce umana al posto di quelle artificiali.

“Unicorn”: emergerà la prima applicazione vocale che sarà valutata o genererà centinaia di milioni di dollari. Più probabile che accada nel mondo B2B.

“Automobili”: sarà il posto dove gli assistenti vocali avranno maggiore impatto. Quale posto migliore per usare un assistente vocale, quando si è impegnati a guardare la strada e tenere le mani sul volante.

“Altri prodotti”: gli assistenti vocali entreranno ovunque, in tutti i dispositivi, collaborando con essi. L’attenzione maggiore è giustamente posta soprattutto a IoT, elettrodomestici, e dispositivi che sfruttano già il digitale.

“Wearables and hearables, voice-on-the-go”: l’assistente sarà su qualcosa che abbiamo addosso, di cui ci siamo vestiti o che ci siamo “attaccati” (ad esempio cuffie, anelli, orologi, ecc.).

“Apple”: l’assistente Siri dovrà aprirsi di più agli sviluppatori terzi, per guadagnare terreno perduto nei confronti di Amazon e Google.

“Media”: ben presto tutti gli organi di comunicazione e informazione dovranno portare i loro contenuti su piattaforme voice (come è stato per i quotidiani che dalla carta sono passati al sito e poi l’app).

“Vero valore”: la tecnologia è già matura, ora è il momento di investire tempo e risorse per generare contenuti con reale valore per chi li usa.

“Uso all’interno del business”: anche all’interno di aziende e organizzazioni, la tecnologia voice riserva potenzialità enormi (durante il lavoro, in ufficio, a bordo macchina, nei reparti produttivi).

“Healtcare”: altra tendenza (ovvia per certi aspetti e già utilizzata) che è destinata a crescere esponenzialmente.

“From what to who”: gli assistenti passeranno dal capire cosa dice l’utente, a chi lo sta dicendo, per fornire poi un contenuto migliore, personalizzato e univoco.

Solo il tempo potrà realmente dirci se tutte queste tendenze verranno confermate anche in Italia. Da parte nostra abbiamo deciso di essere protagonisti di questo cambiamento e vivere tutte le trasformazioni che la tecnologia voice può offrire al singolo utente, e anche e soprattutto ai brand.

(Le immagini riportate in questa pagina provengono dal sito unsplash.com)

Giorgio Magrin

Formazione di base tecnica, passata poi con gli studi al lato umanistico e comunicativo della forza.